Esportazioni CITES, scegli un team di professionisti!
Le esportazioni CITES fanno riferimento al trasporto di piante e animali vivi, di loro parti o di merci da essi prodotti.
Le operazioni legate all’export di tali merci sono infatti disciplinate dalla CITES (Convenzione di Washington). Tale convenzione si pone l’obiettivo di preservare gli esemplari e di controllare correttamente il loro commercio.
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Uno sguardo alla CITES
La convenzione CITES è un accordo internazionale che tutti gli Stati firmatari devono rispettare. Tra questi Stati, c’è anche l’Italia che è tenuta, dunque, ad osservarne le disposizioni.
Le esportazioni e le riesportazioni di esemplari di specie incluse nelle Appendici I, II e III CITES possono avvenire infatti solo con il rilascio di una licenza di esportazione da parte del Ministero degli Esteri o con l’ottenimento di un certificato di riesportazione ai Nuclei CITES dell’Arma dei Carabinieri.
Cos’è la convenzione CITES
La CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) è una convenzione sul commercio nata allo scopo di garantire un utilizzo e una conservazione sostenibili delle popolazioni animali e vegetali del nostro pianeta. Essendo stata firmata a Washington nel 1975, viene identificata anche con il nome di Convenzione di Washington.
Quali sono le specie interessate
Le specie interessate da questa convenzione possono essere classificate in 3 gruppi, in questi troviamo:
- Gli esemplari a rischio di estinzione. Il commercio di queste specie viene concesso solo in circostanze eccezionali. In questo gruppo, troviamo 600 specie di animali e 300 specie di piante. Tra questi ci sono i ghepardi, i panda, le balene grigie e gli armadilli giganti.
- Esemplari a commercio controllato. In questo gruppo, rientrano ben 400 specie animali e 2500 di piante e riguarda le specie non necessariamente minacciate di estinzione ma a commercio controllato. Ad esempio, all’interno di questa categoria troviamo le giraffe, gli ippopotami e le anguille europee.
- Specie protette in almeno un Paese. In questa categoria, si collocano le specie protette in almeno un Paese e conta ben 270 specie di animali e 30 specie di piante. Ne sono un esempio alcuni tipi di coralli, le salamandre pezzate nordafricane e i tucani.
Cos’è l’export CITES
L’export CITES fa riferimento a qualunque trasferimento delle specie oltre il confine nazionale dello stato di appartenenza. Rientrano in questa categoria piante e animali vivi, loro parti e prodotti derivati.
Com’è possibile commercializzare le specie CITES
Per poter commercializzare, lavorare e trasportare specie che rientrano nel CITES e prodotti ottenuti, è necessario procurarsi l’omonimo certificato. Si tratta di una vera e propria licenza internazionale, che permette di effettuare tali operazioni in maniera controllata.
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